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ISPETTO

 

 

 

 

ROFEO

Antonuccio Rosario

Domenico Coppolino

Domenico Calabrò

 

Lo sport è collaborare

e giocare senza barare.

All’aperto giochiamo

e felici noi siamo.

Quando perdiamo

le sconfitte accettiamo

e quando vinciamo

gli avversari non offendiamo.

Lo sport è per grandi e piccini,

per adulti e ragazzini.

Lo sport è divertente

e lo pratica molta gente.

 

Rita Scarpaci

Monica Paratore

Lo sport è....

Giorno 16/04/2015 tutte le classi della scuola primaria S. Antonino dell’Istituto Comprensivo Foscolo si sono recati nel cortile per festeggiare lo sport con gare, giochi e un gran buffet .

Festa dello Sport.

Barcellona P. G (ME).

 

Giorno16/04/2015 gli alunni di tutte le classi della scuola primaria  di     S. Antonino si sono riuniti nel cortile della scuola per festeggiare lo SPORT. Ogni classe ha realizzato un cartellone con disegni, poesie, cronache, fiabe, regole sportive e fumetti. Appena arrivati in cortile gli alunni di ogni classe si sono riuniti vicino al proprio cartellone facendosi fare tante foto da istruttrici e maestre. Dopo un po’ tutti i bambini, dividendosi per classe si sono seduti e la maestra Giusy Scarpaci ha passato la parola alla dirigente dell'Istituto, Prof.ssa Felicia Maria Oliveri che ha parlato 

dell'importanza dello sport e ha ringraziato tutti i presenti per quanto fatto. Finito il suo intervento, la dirigente ha passato la parola al maestro  Giosuè Gitto che ha  spiegato l'importanza del gioco corretto. La  maestra Giusi ha poi chiamato uno o più bambini di ogni classe per spiegare il significato del lavoro realizzato. Il maestro Giosuè ha quindi distribuito le classi nelle zone del cortile a loro assegnate per ogni gioco.Le classi seconde e prime hanno giocato con le casacche gialle e rosse, le due terze hanno giocato con i palloni, mentre le  quarte e quinte hanno giocato a pallavolo.

Alla fine del secondo gioco tutti i bambini sono andati al buffet allestito in un'altra zona del cortile. Hanno potuto rinfrescarsi bevendo acqua e altre bevande e hanno potuto mangiare dolci,patatine, biscotti e altro. I bambini hanno poi ripreso a giocare e  fare delle altre divertentissime gare.

Alla fine di tutti i giochi, i bambini

si sono scatenati a ballare e hanno fatto un grande girotondo formato da tutte le classi. Sicuramente è stata una mattinata divertentissima e diversa da tante altre. Verso le 13:00 tutti gli alunni sono rientrati

nelle rispettive classi.

Ilenia e Santi Scarpaci - Giorgia Pelleriti - Giada Princiotta  

 Monica Paratore - Marika Imbesi

 

Gli alunni svolgono diverse attività e diversi  tipi di giochi, sia di gruppo sia individuali in modo da sviluppare negli alunni soprattutto i valori dello sport: la lealtà la collaborazione, lo spirito di gruppo, il rispetto delle regole,...  Gli alunni si divertono tantissimo e non vedono l'ora che arrivi il giorno in cui si svolge questa amatissima disciplina. 

MONICA PARATORE

ROSARIO ANTONUCCIO

DOMENICO CALABRO'

 

In tutte le scuole primarie dell' Istituto "Foscolo", anche quest'anno,  si svolge il progetto di Educazione Motoria per ben due ore a settimana. Il progetto, intitolato "Sport nelle scuole",  è coordinato dal mister Giosuè Gitto e dall'insegnante, referente per la Scuola Primaria, Giusy Scarpaci che si avvalgono della collaborazione di altre due valide insegnanti: Selly e Dara.

 

Le scuole primarie dell' Istituto Comprensivo "Foscolo"  praticano attività sportive per due ore a settimana.

 Sport a scuola.

Silvia, una giocatrice accanita.

Rita Scarpaci

Rita Scarpaci

Mancavano pochi giorni ai campionati e mancava una giocatrice ma la squadra di Silvia non ci pensava proprio a farla giocare. Silvia, triste e delusa, tornò a casa pensando di non avere più possibilità per realizzare il suo sogno... diventare una campionessa. Dopo alcuni giorni, però, la squadra la fece giocare di nuovo anche se nessuno le rivolgeva parola. Tornata a casa, Silvia, entrò nella sua camera…  Ecco che diventò tutto buio, una lucina si nascondeva sotto il letto, Silvia si avvicinò, era una fatina, piccola come una formichina che splendeva come il sole. – Tu chi sei? -Disse Silvia.

- Sono la fatina buona! Ho visto che per colpa della tua malattia nessuno 

ti rivolge parola e … sono qui per aiutarti. Esprimi un desiderio!

-Oh! Fatina vorrei tanto guarire!

-Bidibibù bidibibù che guarisca la ragazza dagli occhi blu!

In un battibaleno la

ragazza guarì completamente e divenne forte come una tigre. Tutto ritornò alla normalità.

In poco tempo la squadra di Silvia vinse i campionati e lei realizzò il suo sogno: diventò una campionessa di pallavolo.

 

 

C’era una volta in una piccola città d’Italia una giovane ragazza di nome Silvia. Il suo sogno era diventare una campionessa di pallavolo ma le piacevano tutti gli sport. Si allenava spesso ed era molto brava. 

Finalmente, dopo tanto sacrificio, arrivò il giorno tanto aspettato da Silvia, infatti, venne ammessa ai campionati di pallavolo.

Un giorno, mentre si allenava, Silvia si sentì male e svenne.

 

I suoi genitori la portarono all’ospedale dove i medici dissero loro che aveva una brutta malattia, che, se non curata nel modo corretto l’avrebbe portata alla morte. Silvia rimase per molto tempo all’ospedale dove passava il tempo a prendere medicine e a fare controlli. La malattia non era passata del tutto, ma Silvia poteva ricominciare a fare sport.

Lo sport è ...

Alessandro il

campione.

C’era una volta  un bambino di nome Alessandro, era sempre gentile con tutti e pure molto affidabile, amava la natura e andava a scuola di nuoto.

Un giorno si sentì male e lo portarono all’ospedale. Lì scoprirono che aveva un tumore al braccio e fu costretto a restarci  fino a che non sarebbe guarito del tutto.

Passò  un mese e ancora Alessandro era in ospedale e si sentiva triste e solo.

Un giorno incontrò una bambina di nome Giulia, lei era molto carina, aiutava tutti e non si arrendeva mai.

Alessandro e Giulia  divennero molto amici.

Dopo alcuni mesi Alessandro guarì e decise di ritornare a scuola di nuoto, ma quando i compagni e il maestro lo videro non lo accettarono e lo lasciarono in disparte perchè, con un solo  braccio, sicuramente, non sarebbe riuscito a nuotare bene.

Dopo due settimane, il giorno del suo compleanno, Alessandro invitò alla  sua festa Giulia che in realtà era una fata.

Giulia gli donò come regalo di compleanno un braccio nuovo.

Tre giorno dopo, quando Alessandro si abituò al nuovo braccio, tornò in piscina dove fece vedere al maestro e ai suoi compagni che era di nuovo in grado di nuotare benissimo.

Dopo due anni Alessandro diventò campione di nuoto e i soldi che guadagnava li usava per realizzare il suo sogno…..creare una fabbrica di protesi così anche i più sfortunati, grazie al suo aiuto, avrebbero potuto essere felici.

 

 

Santi

Scarpaci

Roxy la vincitrice di pallavolo

 

C’era una volta una bambina di nome Roxy . Viveva in una piccola città d’Italia. La bambina  praticava uno sport tanto amato dalle ragazze: la pallavolo . Un giorno venne esclusa, perché aveva una malattia che non le permetteva di giocare. La madre la portò all’ospedale e fu ricoverata per venti giorni. Arrivò l’ultimo giorno, quando il dottore le disse che doveva stare un altro paio di giorni , Roxy si spaventò e chiese spiegazioni al medico curante . Quando arrivò la sera, Roxy  guardò sotto il letto per cercare le pantofole e vide che c’era una fatina, la quale aveva in mano una pomata in cui c’era scritto che spalmandola su tutto il corpo avrebbe guarito la sua malattia. Roxy, felice , seguì le indicazioni e, come per magia , si sentì come se non le fosse mai accaduto nulla e , incredula, corse a gambe levate dal medico dicendogli che era guarita. Questi, la lasciò andare a casa , dove preparò tutto l’occorrente per giocare a pallavolo. Giunta nella squadra di pallavolo disse alle sue amiche che non c’era niente per cui preoccuparsi perché era guarita del tutto. Quindi giocò e partecipò a tantissime partite. Vinsero i campionati mondiali che dedicarono a Roxy la quale, contenta, abbracciò il gruppo e l’istruttrice che aveva fatto di lei una grande campionessa.

 

Ilenia Scarpaci

 

un gioco per i bambini di tutte le nazioni,

perchè possano giocare, divertirsi e nello stesso momento aiutare il proprio corpo. 

Con lo sport si va 

alla scoperta di nuove mosse, giochi e divertimenti.

 

Giada Princiotta

Giorgia Pelleriti

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